Buona Pasqua a chi cerca di risorgere “da vivo”.
Buona Pasqua agli ultimi , che rimarranno ultimi perché il nostro tempo non perdona . Chi cade nel percorrere una personale “ via Crucis” o si alza da solo o rimane a terra.
Buona Pasqua a Beniamino Zuncheddu, libero dopo aver trascorso, da innocente, 32 anni in carcere.
Lo Stato si è scusato per l’ errore giudiziario e lo risarcirà con ben 30.187 euro . Ma, per i tempi burocratici , Beniamino dovrà aspettare il “ ristoro” per 2 anni e 125 giorni .
Intanto gli basti la libertà , da povero ovviamente.
Da “povero cristo”che a risorgere non ci pensa proprio e si accontenta di dormire, libero , nel “suo” letto.
Buona Pasqua a Ilaria Salis che giovedì era legata e incatenata in un’ aula del Tribunale di Sofia . Lei, che credeva di vivere in Europa, resterà ospite delle indegne carceri ungheresi dopo essersi vista negare gli arresti domiciliari . Non risorgerà a breve, speriamo sopravviva in attesa di giudizio.
Da “ povera crista”, ovviamente .
E Buona Pasqua ai 5,7 milioni di poveri italiani stimati dai nuovi dati ISTAT pubblicati la settimana scorsa.
5,7 milioni di “ poveri cristi”che non risorgeranno mai da quella soglia di povertà assoluta che preclude l’ accesso a spese e consumi di base . In parole “ povere”trattasi di uomini e donne che non hanno nemmeno la possibilità di acquistare beni alimentari di base . Figuriamoci il resto .
E allora Buona Pasqua a tutti i “poveri cristi” vicini e lontani , tutti accomunati da una certa indifferenza e solitudine .
Ai migliaia di civili palestinesi accampati nei cortili degli ospedali della striscia di Gaza . Ai due ignoti “poveri cristi” morti oggi a causa dei bombardamenti israeliani sull’ Ospedale di Deir al-Balah.
Essendo morti la Domenica di Pasqua ( indipendentemente dal loro credo) risorgeranno?
Forse si sarebbero accontentati di sopravvivere.
Sopravvivere , esattamente come il numero non identificato di prigionieri israeliani di cui non si sa più nulla da cinque mesi, prigionieri di Hamas e di un tempo storico che involve e ci riduce tutti a potenziali “poveri cristi”, nell’ indifferenza generale .
E allora auguri ai sopracitati, ai non citati, a chi arranca e a chi sta leggendo, condividendo o meno, in libertà.
Auguri a tutti noi che impareremo a sopravvivere nel migliore dei modi e temo, nel peggiore dei mondi .
Cristina Battioni