L’ ASSENZA DI NOTIZIE E’ UNA NOTIZIA
di Cristina Battioni
Provate a fare una sintetica rassegna stampa in questi giorni pre- pasquali; prendete a caso i quotidiani più venduti, sintonizzatevi sui principali telegiornali, sbirciate nei canali all news o nelle testate on line.
Potrete facilmente osservare come in prima pagina sia tornato, fastidiosamente, il predominio della politica interna, o meglio, degli scontri tra correnti interne alla maggioranza o ai partiti stessi; come vengano dedicati ripetuti articoli al redivivo On. Renzi che fa il “turista per caso” negli Emirati Arabi, alla “faida” tra donne del Pd che si accusano a vicenda per una poltrona; mentre tendono, proporzionalmente, a ridursi le notizie sulla pandemia, se non limitatamente alle polemica riguardanti i ritardi delle campagne vaccinali o agli scandali regionali.
Tornano alla mente le parole di Scalfari che, negli anni 70, riuniva la redazione di Repubblica ripetendo il suo celebre mantra: “bene, se non ci sono notizie, riempiamo le pagine di politica interna”.
Lezione mai dimenticata se osserviamo le pagine interne dei giornali:, beghe nel PD mai risorto e semmai già affondato dalle proposte, quasi burlesche, del Prof. Letta : “diamo il voto ai sedicenni e potere nel partito alle donne”, donne che già si strappano i capelli tra loro. Tre pagine servite. Il sempiterno Salvini con le sue uscite da campagna elettorale e qualche amico discutibile. Altre due pagine stampate. Il nuovo partito di Conte e la diaspora dei Cinque Stelle, che non si sa cosa sia, altra pagina pronta. Il resto si riempie con le lotte a coltello tra i Governatori di Regione che, nel loro splendore, si denigrano a vicenda.
Seguono altre pagine interne dedicate al gigantesco cargo, con foto quasi a dimensione reale, che si è messo di traverso, per puro scherzo del destino, tappando il Canale di Suez e riducendolo ad un ingorgo ferragostano. Nei telegiornali si susseguono ripetizioni infinite di misure già prese e spiegate sul modesto lockdown di Pasqua, caratterizzato più da quel che si può fare, che non da quello che non si può fare.
I telegiornali abbondano di servizi sul come passare la Santa Pasqua senza essere sanzionati per occupare il vuoto lasciato, troppo frettolosamente, dal cargo Ever Given che, pare, purtroppo, gia’ disseppellito dalle sabbie con i suoi container carichi di materie prime e di carta igienica; c’e’ da aspettarsi che anche il prezzo di questo prezioso bene salirà notevolmente, come il petrolio.
Nel vuoto, temporaneo ed inspiegabile, di notizie trovano spazio anche Fabrizio Corona con la depressione, qualche cenno alla guerra civile in Birmania che, comunque è lontana e poco interessa, qualche strage casalinga, quando capita, informazioni utilissime su cosa mangeranno gli italiani per le prossime festività.
Ah, già, poi tanto calcio, allenatori sdegnati che lasciano, giocatori miliardari che fanno i capricci e le imprese della Nazionale. Aggiungiamo le rubriche fisse e la cultura e… il giornale o il telegiornale è fatto mentre i talk shows, sia radical chic che nazional popolari, si risolvono in una macedonia di sacro e profano in cui tutti promuovono un libro. Ma chi li legge?
Nel frattempo i migranti non sbarcano, o solo alcuni, e quei pochi vengono soccorsi in mare e poi dimenticati; staranno a casa per paura del Covid?
E dei nuovi ristori che serviranno esattamente come dare una corda in mano a un impiccato ? Li cita qualche articolo frettoloso o qualche collegamento ad inutili manifestazioni sparute seguite dai contenitori televisivi pomeridiani che hanno troppi spazi fotocopia da riempire.
Ma che non si sappia con esattezza quanto e per quanto tempo i vaccini proteggano dal Virus, non interessa a nessuno? Agli studi in merito è stato dedicato solo qualche articolo marginale su uno o due quotidiani.
Eppure l’ Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha pubblicamente reso noto il suo studio che prova come le reinfezioni da Corona virus siano piuttosto rare, ma solo per 5-7 mesi, e che il rischio di trasmissione (sembrarebbe) essere ridotto in coloro che sono vaccinati. Sembrerebbe, ma non è da escludere. Se la copertura può limitarsi a 5 mesi significa che i primi vaccinati di febbraio potrebbero essere privi di anticorpi già ad agosto.
Al posto dell’ approfondimento di questa notizia leggiamo ampi articoli su un possibile “passaporto vaccinale” per riaprire al turismo e divulgare il sogno di un estate in libertà su spiagge dorate.
Possiamo, pertanto, dedurre che va tutto, abbastanza, bene. Il nuovo Governo degli aristocratici ha già pronto un piano programmatico che lascerà l’ Europa senza fiato e pronta a sommergerci di miliardi che, ovviamente, verrano distribuiti a favore dello sviluppo e del bene comune. Perfetto.
Inoltre i profughi non sbarcano più sulle nostre coste e non affollano gli hotspot temendo il virus, i rari nuovi arrivati sono controllati, tamponati e, magari, vaccinati. Ottimo.
Quindi la riforma della Giustizia non interessa più a nessuno, pur essendo bloccata , la Giustizia , da un anno nei tribunali che, salvo questioni urgentissime, accettano solo documentazione epistolare e rinviano udienze e sentenze mentre molte aziende, anche per questo disservizio, portano i libri contabili proprio in tribunale.
Perciò che il sistema sanitario non sia collegato efficacemente da una piattaforma informatica, tanto che in uno stesso ospedale, tra un reparto e l’ altro, si comunica con il cartaceo, non è un problema?
No, pare che un problema degno di spazio sia la situazione degli studenti che dai banchi a rotelle sono scivolati in Dad. Certamente un disagio enorme per i bambini delle elementari e medie e per i loro genitori ma, l’ improvviso interesse mediatico per le manifestazioni degli adolescenti che, prima, non seguivano in classe le lezioni se non gli sequestravi il cellulare, mentre ora soffrono ed odiano quel tablet con cui vivevano in simbiosi, lascia perplessi.
Ma certo… occupiamo spazi ed attenzione con queste notizie, perché le altre non ci sono. Ovviamente le possibilità sono due: o i problemi pre esistenti al Covid , così come quelli allarmanti e contemporanei, si sono auto risolti o, più realisticamente, si prende quel poco che viene fatto circolare, senza scavare troppo .
Vero è che il neo Presidente Draghi ha chiesto una minore esposizione mediatica ai suoi ministri, cosa non presa da tutti alla lettera, vero è che che si avvicina una festività e, soprattutto, la bella stagione ed un po’ di positività serve al paese.
Ma serve anche ai dipendenti dell’ Ilva e agli abitanti di Taranto, ai cassaintegrati, ai pensionati minimi, serve a noi che contribuiamo a tenere in vita un’ Alitalia agonizzante a nostre spese? E ci serve sapere che forse avremo un passaporto vaccinale se non sappiamo nemmeno quanto dura la copertura dei vaccini ?
Per carità , parlare di suddette problematiche non significa addossare ad un Governo appena insediato il dovere di risolverle. Abbiamo capito che il compito di questo provvisorio governo di salvezza pubblica consiste, esclusivamente, nel portare a termine la campagna vaccinale ed ottenere i 200 miliardi del Ricovery Fund, progetto che, meriterebbe, comunque, qualche spiegazione aggiuntiva e di facile comprensione sui tempi e le modalità di attuazione previste.
Tuttavia, nel nostro ottimismo italico, non è strano non parlarne, non porsi i problemi che sono reali. Non sapere alleggerisce gli animi; basta spegnere i riflettori su una scena e la scena non esiste più. Va al macero insieme ai giornali invenduti.
In fondo cosa augurarsi di più sereno di una Pasqua senza sorprese se non quelle delle uova di cioccolato?