La “dis-sincronia” di Putin

#timeout

Sembra impossibile, eppure basta un istante di distrazione per essere superati dalla Storia. Per quanto si sia bravi nel prevedere e nell’ anticipare, prima o poi si inciampa nel momento esatto in cui la musica in sottofondo cambia impercettibilmente ritmo.

Nella vita degli uomini comuni si risolve in un inciampo su se stessi o in piccole tragedie private. Quando a di-sincronizzarsi è uno Zar, convinto di essere tale, è un disatro armato che chiamiamo “LA GUERRA”. Non ho le necessarie competenze geopolitiche nè per comprenderla nè per narrarla e temo che pochi le abbiano.

Al di là del taciuto e delle trame insondabili che stanno alimentando l’ apparente conflitto di un elefante bellico contro un topolino da granaio cosa c’ e’?

C’è che il potere, che chi detiene il potere, si è di-sincronizzato, e’ rimasto indietro mentre la Storia correva piu’ veloce.

La narrazione di questa guerra ci consegna solo un evidenza : è anacronistica. Anacronistiche le presunte rivendicazioni territoriali, anacronistici i carri armati e i fanti, anacronistici i suoni degli allarmi, i civili ammassati negli scantinati, gli assalti ai treni dei profughi.

Un fim del secolo scorso restaurato a colori. Per forza, la regia è del Novecento.

(#comunquelasipensi)

La fisiognomica di Putin rimanda all’ imbalsamazione dei leader sovietici immortali ed insotituibili e le sue parole sono rivolte ad un mondo che è già svanito senza che lui se ne sia accorto.

Come scriverebbe Jean Charles Terrasier, le varie competenze del soggetto in questione hanno intrapreso uno sviluppo disomogeneo e non concordante con l’ ambiente esterno. Improvvisamente si è aperta una voragine fra realtà, bisogni e necessità del leader rispetto all’ offerta che il contesto circostante offre.

Nel suo caso l’ ambiente si chiama MONDO, un luogo ampio ma estremamente connesso.

Putin e’ malato? Di dis-sincronia senile sicuramente. E’ una patologia pericolosa in questo caso perchè piu’ il malato si avverte fragile più il suo agire “giù di testa” manifesta la sua rabbiosa incredulità rispetto ai suoi insuccessi. Nel registro relazionale aumenteranno aggressività e violenza, solo in ultimo influenzabilità e vittimismo. Solitamente un malato patologico si circonda esclusivamente di altri patologici o di figure minori che lo sostengono nel suo distacco dalla realtà.

Peccato che questa volta i soggetti in questione detengano le tre schede ciffrate utili per attivare ordigni atomici. Putin non è improvvisamente impazzito è solo rimasto indietro di qualche minuto in un tempo che non concede ritardi, di nessun tipo.

Addirittura l’ altro “giovane” Predidente, Biden, continuava ad annunciare la sua invasione dell’ Ucraina, precedendolo anche in questo.

Illuso dall’ imponente (in ogni senso) “collega” cinese, Xi Jinping, sbeffeggiato dalla gioventù esibita mediaticamente da Zelens’kyi, ripudiato da tutti i governi europei all’ unanimità, cosa gli resta? LA GUERRA , o la minaccia della GUERRA, contro tutti, perfino e soprattutto contro se stesso.

Qualcuno avrebbe almeno potuto suggerirgli che l’ opinione pubblica non andrebbe mai sottovalutata, soprattutto se si pensa di poterla influenzare e si sbaglia nel farlo.

Il risultato è un disastro che sta già coinvolgendo e sconvolgendo milioni di vite perchè il malato, o i malati, non vengono giustamente ricoverati o deposti per limiti di età. Comunque vada questa sarà l’ ultima pagina tragica di un Novecento che tutti continuiamo, nel piccolo e nel grande, a non riuscire a superare e in cui rischiamo di impantanarci, come già accaduto.

Speriamo che qualcuno deponga gli anacronisti storici, di qualunque nazionalità e speriamo di risvegliarci tutti, velocemente, nel XXI sec. con tutti i suoi difetti.

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Pubblicato da cristinabattioni

Scrivo per imparare la strada

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